Il volume vede coinvolti psicologi, didatti, pedagogisti, sociologi, economisti, filosofi e studiose di diritto e di scienze politiche. Da questi diversi punti di vista disciplinari, critica anche aspramente i ‘miti’ tradizionali dell’orientamento (da quello dell’adattamento della persona all’ambiente, a quello della meritocrazia e del profiling). La proposta che viene avanzata conduce a ragionare attorno ad una visione dell’orientamento in termini di dispositivo in grado di contribuire ad educare alla ricerca di senso anche a proposito della scelta e della progettazione formativa e professionale. I servizi e i professionisti dell’orientamento – è questa l’idea su cui convergono i vari saggi presentati – potrebbero trarre ispirazione da qua...